Itinerario di tre giorni
PELLEGRINAGGI
DI TRE GIORNI
PIETRELCINA - SAN GIOVANNI ROTONDO - SANTUARIO SAN MICHELE
Una Vera rigenerazione spirituale per le anime stanche ed assetate di Dio, oltre che una full immersion nella dimensione di Padre Pio
PRIMO GIORNO: I pellegrini arriverebbero a Benevento, o Pietrelcina, in mattinata oppure la sera precedente (cosa che io consiglierei caldamente).
Quindi passeggiata a piedi per visitare la Chiesa della Santa Famiglia, dove c'è l'osso ioide, staccatosi dal corpo di Padre Pio durante la riesumazione del suo corpo. Quindi, una visita a fra Modestino da Pietrelcina, figlio spirituale, amico, confidente e paesano di Padre Pio, il cui corpo è seppellito tra la Chiesa ed il vicino museo che raccoglie reliquie, immagini, paramenti sacri, ed altri oggetti di Padre Pio, in special modo la suggestiva culla nella quale venne deposto quando nacque e dove dormiva per un certo periodo. Poi, percorrere viale cappuccini e raggiungere Piazza Maria SS. Annunziata dove c'è la Chiesa parrocchiale nella quale Padre Pio ha svolto il suo ministero sacerdotale a Pietrelcina, e dove si venera la Madonna della Libera, "la Madonnella nostra", come diceva Padre Pio.
Raggiungere, quindi, il Centro storico, per visitare la Chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, ricca di reliquie e ricordi di Padre Pio, e, poi, salire su, diretti alla chiesa di Sant'Anna, dove il nostro Santo venne battezzato il 26 maggio 1887. C'è un filo invisibile, affettivo, amatissimo, spirituale, tra le due chiese tanto care a Padre Pio. Un collegamento che passa per il Borgo Castello, il Borgo Antico di Pietrelcina, con Porta Madonnella, le case della Torretta, di Vico Storto Valle e di via Santa Maria degli Angeli, abitate, in periodi diversi, da Padre Pio. Se le condizioni lo permettono, recitare il Santo Rosario meditato, oppure celebrare la Santa Messa nella Chiesa di Sant'Anna(in tal caso occorre prenotarsi prima presso i Frati cappuccini).
Dopo il pranzo, quale occasione migliore per vivere, nel primo pomeriggio, l'immersione pura e rigenerante, per il corpo e per l'anima, nel mare verdeggiante che corona la città di Padre Pio! E allora, partire dal rione medioevale di Pantaniello, e scendendo giù, in fondo alla valle, si potrebbe iniziare il suggestivo e meraviglioso sentiero di campagna che conduce al borgo rurale di Piana Romana. È la Via del Rosario, la stradina di campagna che da ragazzo (quand'era pastorello), adolescente, giovane frate e sacerdote, Padre Pio percorreva tutti i giorni per raggiungere la famiglia al lavoro nel piccolo podere di famiglia a Piana Romana, e ripercorreva nel tardo pomeriggio per tornare al paese, per le funzioni vespertine. Un dolce sentiero di campagna che Padre Pio percorreva pregando, e mirando la natura verdeggiante della campagna Pietrelcinese. Ecco perché lungo questo sentiero si sente nel profondo del cuore la presenza spirituale e mistica di Padre Pio. Qui è possibile cogliere il profumo della sua santità: il suo stile umile e semplice; il suo afflato spirituale, la sua grandezza radicata nella sua povertà di spirito, nella mansuetudine, nella misericordia per le anime, nella purezza del suo cuore e nell'abbandono completo alla volontà di Dio. E qui, è possibile respirare più che altrove, la Presenza silenziosa, ineffabile, paterna, tenerissima, di quel Dio che ha fatto grandi cose in San Pio da Pietrelcina.
Sarebbe veramente bello fare ciò che molti gruppi di preghiera di Padre Pio vivono percorrendo questo sentiero e ripetendo, così, il clima di preghiera e di spiritualità vissuto da Padre Pio: percorrere l'itinerario di via del Rosario pregando per tutto il tragitto: Unire insieme il Santo Rosario e la Via Crucis (Sono state apposte le croci delle varie stazioni lungo il percorso). Veramente si respirerebbe la Presenza di Dio nella natura e si proverebbe un grande giovamento spirituale, anche in preparazione al top del pellegrinaggio, a san Giovanni Rotondo. Via del Rosario è pregna dei ricordi di Padre Pio.
Una volta giunti a Piana Romana, visitare e mirare i luoghi vissuti da Padre Pio, specialmente l'Olmo delle stigmate, la massseria della famiglia, i seggioloni, ed altri ricordi cari a Padre Pio. Amico e confidente di Silvio Scocca, figlio di quel Mercurio Scocca amico d'infanzia di Padre Pio, Donato Calabrese vi racconta particolari straordinari di quest'autentica Oasi dell'Infinito che è Piana Romana.
Arrivati a Piana Romana, visitare i luoghi cari a Padre Pio: il territorio che lo ha visto pastorello custodire il gregge e pregare; La masseria ed il Terreno di famiglia, il pozzo, il seggiolone di Padre Pio, il boschetto, e soprattutto la cappellina che custodisce l'Olmo delle stigmate.
SECONDO GIORNO: In mattinata partire per il convento cappuccino di San Giovanni Rotondo dove Padre Pio venne, la prima volta, il 28 luglio 1916, per poi tornare definitivamente il 4 settembre 1916. Qui restò, tranne brevi parentesi, fino alla morte.
Sistemazione in hotel e quindi, nel pomeriggio, iniziare il pio pellegrinaggio ai luoghi di Padre Pio:
IL CONVENTO CAPPUCCINO, con il Coro dove c'è il Crocifisso delle stigmate, e la cella di Padre Pio, oltre al terrazzo, la veranda, il Museo, la sala san Francesco.
LA PICCOLA CHIESETTA CONVENTUALE DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE, dove Padre Pio celebrava la Santa Messa e confessava le donne, mentre confessava gli uomini nell'antica sacrestia.
LA NUOVA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE, dove Padre Pio celebrava la Santa Messa dal 1959 fino alla morte.
IL SANTUARIO DI PADRE PIO.
Dopo cena, si potrebbe
partecipare alla preghiera del Santo Rosario o alla funzione serale che, come di consueto, chiude la
giornata del pellegrino a San Giovanni Rotondo.
TERZO GIORNO: Partire per il Santuario di San Michele Arcangelo, a Monte Sant'Angelo. Ai suo figli spirituali ed ai fedeli, Padre Pio raccomandava sempre di chiudere il pellegrinaggio alla Santa Grotta consacrata dall'arcangelo Michele.
Pranzo a Monte Sant'Angelo e ritorno a casa.