Itinerario della Benevento Pontificia
Un fascino antico e nuovo
Con la Benevento Pontificia. Il visitatore ripercorre un lungo periodo della storia della città, a partire dall'anno 1077, allorché venne occupata da Papa Leone IX fino all'unità d'Italia.
Anche stavolta è d'uopo partire dalla Rocca dei Rettori, divenuta, durante i secoli di dominio Papale, la sede dei governatori pontifici della città. Quindi, scendere per il Corso e raggiungere la Chiesa di Santa Sofia, visitando il bellissimo chiostro ricco di contenuti artistici e simbolici, che lo mettono in correlazione con l'Hortus Conclusus dei monasteri medioevali. Un percorso di rigenerazione spirituale che evoca quello svolto dai monaci benedettini che passeggiavano e pregavano in questo spazio sacro abbellito da opere di grande valore artistico e culturale.
Tornare al Corso e discendere verso il centro, visitando le bellissime chiese di San Domenico, di San Bartolomeo apostolo, e di Sant'Anna. Raggiungere la Cattedrale, non trascurando uno sguardo attento agli eleganti palazzi, come palazzo Terragnoli, opera di Filippo Raguzzini, ed alle altre costruzioni risalenti a questo lungo percorso storico, caratterizzato dall'autonomia di Benevento, concessa per sette secoli, dai Pontefici Romani.
Raggiunto il Duomo, ammirare il magnifico portare, e, subito dopo, entrare per ammirare la bellissima Janua Major, considerata, da Adolfo Venturi come il maggior poema sacro dell'età romanica nel mezzogiorno d'Italia. Con Donato Calabrese, potrete scoprire il fascino antico e moderno della Cattedrale costruita su quella nella quale, nel VIII secolo, il vescovo Davide Beneventano pronunciò un importante sermone Mariano, in occasione della ricorrenza anniversaria della Dedicazione della Cattedrale.
Non si può chiudere il tour papale senza fare visita al tempio dedicato a Maria Santissima delle Grazie, patrona di Benevento e del Sannio.
In seguito alla scomparsa del Colera da Benevento, attribuita all'intervento di Maria SS. delle Grazie, nel 1836 il Comune di Benevento decise di costuire una degna dimora alla Madonna delle Grazie. Il popolo Beneventano è stato sempre affascinato dalla grazia dei lineamenti e dalla regalità del portamento dell'immagine del simulacro. "L'espressione del Bambino con nella mano sinistra una mela e con la destra che benedice ed indica la Madre, vuole esprimere plasticamente il dogma dell'Immacolata Concezione, mentre la mano destra della Vergine, che scopre ed offre il suo latte materno, simboleggia le grazie di cui Ella è dispensatrice.