Itinerario Sannitico
Un Popolo fiero e valoroso
La civiltà Sannitica è tuttora viva e presente, sia con l'ethos che ha sempre distinto il Popolo che abita l'Antico ed il nuovo Sannio, sia nelle memorie storiche ed archeologiche che affiorano in questa città capitale dell'antico Sannio.
L’itinerario della Benevento sannitica Non si può non iniziare il nostro tour con la Rocca dei Rettori, visto che su trova su un'altura nei cui pressi sono stati rinvenuti resti di una necropoli del VII – VI secolo a.C.., sormontati da tombe sannitiche. Infatti, furono proprio i Sanniti a realizzare un terrapieno (agger) attorno al IV secolo a.C. e ad utilizzare per primi il luogo come postazione difensiva.
Dalla Rocca, scendendo per il Corso, si giunge al Museo del Sannio, ospitato nell'incantevole Chiostro di Santa Sofia. E' necessario, per il tour Sannitico, visitare questo Museo, in quanto, nella cosiddetta Sala dei Sanniti, si trova una collezione di materiali appartenenti a questo popolo prima della sconfitta contro Roma e nella successiva conquista romana.
Nel Museo sono esposti, tra l'altro, un cinturone di bronzo, delle fibule, cioè fibbie o fermagli, e bacili, oltre che bronzetti raffiguranti Ercole, divinità venerata da questo popolo dislocato per buona parte nelle zone interne del meridione d'Italia.
Tra i reperti che appartengono di diritto a questo tipo di visita, ci sono anche statue e rilievi funerari di persone comuni, eseguite in pietra calcarea.
Dopo la visita al Museo del Sannio, scendere per il Corso e raggiungere la Cattedrale, orientando lo sguardo sull'imponente campanile, sulla cui facciata è inserito un fregio costituito da 17 cippi figurari romani, probabilmente originari scolpiti a Benevento nel periodo imperiale. Infatti, sembra evidente l'utilizzazione di materiale di spoglio antico, molto diffuso nell'architettura medioevale beneventana. Queste immagini creano una successione di pungenti ritratti funerari.
Alla base della facciata est, al di sopra dell'epigrafe, appare un rilievo che raffigura un cinghiale stolato e laureato. Potrebbe trattarsi del “totem” dei Sanniti, cioè la rappresentazione scultorea di un animale divenuto oggetto di culto, oppure potrebbe rappresentare la figura di un cinghiale pronto per il sacrificio a Cerere. Tra l'altro, questo animale è rimasto nello stemma civico di Benevento.
Dalla cattedraele si potrebbe raggiungere il ponte Leproso, costruito nel III secolo a.C., ma forse riutilizzando un precedente ponte dei Sanniti. Altrimenti, puntare diritto fuori città, verso Contrada Cellarulo, per chiudere in bellezza questo interessante tour Sannitico. Infatti, in questa contrada, si estendeva una necropoli sannitica ricca di corredi. Nella stessa aerea che più tardi sarà inclusa nella cinta muraria della colonia latina, sono evidenti le tracce di "un quartiere artigianale, che si installa presenta una continuità di frequentazione che va dal IV secolo a.C. fino al II d.C. La zona è stata inserita nel cosiddetto parco archeologico di Cellarulo.
Con grande rammarico, devo dire che tutto il sito di Cellarulo è in una grave situazione di degrado: tutto questo a onore di coloro che sono demandati alla custodia delle vestigia del passato (Scusate il sarcasmo, amaro, purtroppo)