Nata negli Stati Uniti da una famiglia protestante il 17 aprile 1888, Adelia Pyle "scopre la religione cattolica durante un lungo soggiorno in Europa.
Il culto a Gesù Eucaristico e alla Madonna le spianano la conversione al Cattolicesimo che avviene nel 1918 con il battesimo ricevuto dai Padri Gesuiti di Barcellona. E proprio durante questo suo viaggio in Europa sente parlare di Padre Pio da Pietrelcina, decidendo di recarsi a S.Giovanni Rotondo. Qui l'incontro con il frate stigmatizzato, avvenuto il 4 ottobre del 1923, la spinge ad una scelta generosa per Dio.
Ritornerà in seguito a S.Giovanni Rotondo dove, il 24 agosto del 1924 entra a far parte del terz'ordine Francescano ricevendo dalle mani di Padre Pio il saio marrone di terziaria e cambiando il suo nome in Mary.
All'ombra della direzione spirituale di Padre Pio, percorrerà il difficile e sublime cammino della perfezione cristiana. D'ora in poi molti la chiemeranno suor Maria.
Essendo figlia di un ricchissimo industriale statunitense, Mary Pyle non solo costruisce una casa abbastanza capiente, nei pressi del convento che, in tempi in cui mancano gli alberghi, accoglie moltissimi pellegrini e figli spirituali di Padre Pio. Ma compie opere di carità e di bene e fa edificare a Pietrelcina, con capitali propri, il convento con l'annesso seminario serafico e l'annessa Chiesa della Sacra Famiglia (Maria Winowska, Il Vero Volto di Padre Pio, Ed. Paoline, pag. 18, nota 1).
La costruzione del convento a Pietrelcina era stata auspicata da alcuni Pietrelcinesi che si erano rivolti a Lei. Mary accettò subito l'idea e la formulò, col proposito di realizzarla, al suo Direttore spirituale Padre Pio: "Padre, posso costruire un convento a Pietrelcina? Si - rispose Padre Pio -. Fallo presto e dedicalo alla Sacra Famiglia" (Anacleto Miscio Mary Pyle, Ed. The Capuchins Friars, Foggia, pag. 24I). Il luogo è lo stesso dove, secondo la tradizione, il giovane Padre Pio passeggiando con il parroco don Salvatore Pannullo, aveva sentito levarsi un coro di angeli e campane suonanti a distesa.
La stessa Mary Pyle, durante i lavori per la costruzione del complesso, ha soggiornato a Pietrelcina, precisamente nella stessa abitazione di via S.Maria degli Angeli dove Padre Pio aveva vissuto dal 1910 al 1016. Ed è proprio lei a condurre a S.Giovanni Rotondo, nel dicembre del 1929, donna Peppa, la mamma di Padre Pio, e zi Grazio, il padre. Lei li accogli nella sua casa, assistendoli fino alla morte.
Mary Pyle pratica l'ideale francescano di povertà evangelica, di servizio e di preghiera, per il suo stile di vita, è molto stimata dalla Comunità cappuccina di S.Giovanni Rotondo. Lei stessa indossa il saio che non smette mai, neanche di notte, quando dorme (Cfr. Maria Winowska, Il Vero Volto di Padre Pio, Ed. Paoline, pag. 19). Un ideale religioso, il suo, che vive profondamente nel suo cuore, dispensando amore ed ospitalità verso tutti coloro che si recano a S.Giovanni Rotondo e vanno da lei.
Mary Pyle dice così di Padre Pio: "Nessuno lo conosce bene, se non Dio. Nessuno conosce la sua vita intima, salvo naturalmente, il suo confessore, ma quello non può parlare. Non non facciamo altro che raccogliere le briciole che cadono dalla mensa del Re... Vedete queste case, questo villaggio che a poco a poco è sorto attorno al convento? E' stato costruito da persone convertite da Padre Pio, da miracolati, ma soprattutto dai suoi figli e figlie spirituali come me. Non è facile avere la fortuna di incontrare qualcuno della sua taglia! Nel 1922 sono venuta per curiosità con la signora Montessori (la famosa pedagoga n.d.r.) da Capri. Ho passato tre giorni in condizioni detestabili; questo paese era deserto a quei tempi; alla terza visita ho deciso di restare. E' più o meno ciò che è capitato a tutti quelli che abitano qui: vengono, ritornano e finalmente restano. Quando si trova una perla preziosa, con quale gioia ci si sbarazza di tutti i beni di questa terra per conquistarla! .....Ciascuno ha qui il suo segreto - continua. - Sono spesso degli scampati, dei convertiti, anime salvate dall'abisso. Padre Pio è uno specialista dei "pezzi grossi". E quando egli s'interessa di un'anima, è per sempre. Una volta mi ha detto: "Quando ho sollevato un'anima, non la lascio ricadere più!" (Maria Winowska, Il Vero Volto di Padre Pio, Ed. Paoline, pag. 18, nota 1).