"Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: "Pregate, per non entrare in tentazione". Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Luca 22,39-44)
COMMENTO
Il Getsemani è situato nel punto in cui il monte degli Ulivi si congiunge con la valle del Cedron. E' il versante occidentale del monte degli Ulivi, quello che fronteggia la città Santa. E bene ha fatto, l'artista, a raffigurare Gesù ai piedi di una collinetta che rappresenta, appunto, il monte degli Ulivi. Ho scelto il brano evangelico di Luca, in quanto vi è riportato un particolare che è presente nella formella del Getsemani: Gesù è consolato dalla presenza di un angelo. E' l'unico conforto che il Rabbi di Galilea trova sulla strada che conduce al Calvario.
La scena del Getsemani ha ispirato, non solo artisti di ogni epoca e stagione storica, ma anche santi e mistici che hanno orientato la loro vita all'assimilazione a Cristo Crocifisso.
Per l'uomo di tutti i tempi, che si trova fronteggiare i momenti dolorosi ed angosciosi della propria esistenza, questa scena rappresenta un motivo di conforto e di amore per quel Cristo che, con la propria vita e soprattutto con la propria passione, morte e risurrezione, ha dato un senso pieno al dilemma del dolore e della morte che angustia l'umanità intera.