"Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio". (Luca 24, 50-53)
COMMENTO
In questa formella giunta fino a noi in perfetto stato, l'artista ha voluto riprendere Gesù che appare nella sua gloria, circondato da quattro angeli.
Il libro che egli tiene in mano rappresenta il Vangelo, l'annuncio della sua Parola.
Al centro, in mezzo agli apostoli, è presente Maria Santissima, Madre di Gesù.
Ora Gesù è Risorto ed è asceso al cielo. Ma la sua Parola rimane sempre con noi a testimoniare, insieme con la sua Chiesa, il suo Popolo, una Presenza molto più che fisica: sacramentale e vitale. La presenza di Gesù in mezzo al suo Popolo, la sua Chiesa, sarà, d’ora in poi, una presenza particolare, misteriosa. Egli sarà presente in un povero, in un uomo che soffre, in chi è nel bisogno: “ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”.
Gesù è presente nel Vangelo, che è la Sua Parola; è presente nell'assemblea che prega e nei sacramenti. È una presenza che ci proietta tutti in una nostalgica attesa di Lui, come dello Sposo che deve venire alla fine dei tempi. Ma è lo sposo che viene nel nostro cuore e vi rimane ogni volta che noi viviamo i suoi comandamenti ed in primo luogo il comandamento dell'Amore. Ed è su questo comandamento, vissuto da Lui per primo, che sarà imperniato questo Regno da lui tante volte annunciato. Il Regno che i suoi discepoli annunciano è già cominciato con la venuta stessa di Gesù in mezzo agli uomini, e vive e si sviluppa nel cuore di essi e del Suo stesso Popolo che è la Chiesa. È il tempo che stiamo vivendo, il Regno di Dio, che ci prepara all'incontro definitivo con il Maestro nostro e Dio nostro. E il desiderio nostalgico di Gesù che assale gli apostoli, deve essere anche nostro, perché la Sua Parola, i Suoi insegnamenti, vengano incarnati nella nostra vita e ci prepariamo sin da ora ad essere pronti, come le Vergini savie, ad andare incontro allo Sposo quando busserà alla nostra porta.
Ma c'è un'altra presenza di Gesù inscindibile da quelle che noi abbiamo accennato: è la Presenza Eucaristica. Ogni volta che il Popolo di Dio si raccoglie per spezzare il pane e rendere grazie, alle parole del sacerdote: “Prendete e mangiate questo è il corpo, prendete e bevete questo è il mio sangue”, Gesù ritorna sulla terra e, sull’altare di ogni chiesa, si rende veramente presente, in modo mistico, misterioso, ma reale, in quel pane ed in quel vino.
È una presenza che supera tutte le altre: perché è presenza corporale e sostanziale di Cristo, uomo-Dio, tutt'intero.
Accogliamo sempre l'Eucaristia nel nostro cuore. Solo così, accoglieremo Lui, Gesù Cristo, il Signore della Vita. E lui ci accompagnerà nel nostro viaggio, incontro al Padre nostro che è nei cieli.