Gesù nell'archeologia
Per Gentile Concessione della Custodia di Terra Santa
L’ARCHEOLOGIA CI PARLA DEL GESÙ STORICO
Contributo al Convegno ISSR 2009 «Alla riscoperta del Gesù storico» (Brescia 8/10/2009)
Pierbattista Pizzaballa ofm già Custode di Terra Santa, ora Amministratore Apostolico di Gerusalemme
La ricerca del Gesù storico, è giustificata e guidata da un evento fondamentale, che è anche il fondamento stesso della fede cristiana. Questo evento storico, l’incarnazione del Figlio di Dio, si situa nel tempo e nello spazio per mezzo di due coordinate che corrispondono alla storia ed alla geografia di una piccola regione del Medio Oriente, durante gli anni del primo imperatore romano Ottaviano Augusto. Questa regione, lunga, «da Dan a Bersabea» (Gdc 20,1) poco più di 240 Km e larga poco più di 120 Km, corrisponde a quella che i romani chiamavano Syria Palestina. La Palestina storica (con qualche puntatina in Fenicia, nella Decapoli, in Trangiordania e in Egitto), costituisce dunque lo scenario entro il quale, circa due millenni or sono, visse ed insegnò un ebreo di nome Gesù da Nazareth
Riportiamo dal Sito TERRASANTA.NET questo interessantissimo articolo relativo alla disputa sul luogo del Battesimo di Gesù: “Quale è il vero sito del Battesimo di Gesù? Quello a ovest (al-Maghtes), oppure quello est del Giordano (Wadi Kharrar)?”
BETANIA AL DI LÀ DEL GIORDANO
Di padre Pietro Kaswalder ofm
Molti pellegrini si domandano quale valore abbia il sito del Battesimo benedetto da Papa Ratzinger nel suo recente pellegrinaggio in Terra Santa. Il sito era stato preparato in vista del Grande pellegrinaggio del 2000 fatto da papa Giovanni Paolo II. Ora lo scavo dei resti antichi e la ricostruzione delle chiese moderne sono quasi ultimati. Si tratta del luogo del battesimo nel Wadi Kharrar, a circa 7 chilometri dal Mar Morto, che si raggiunge dalla strada di Livias (Tell er-Rame) e Shunah (sud) nelle Steppe di Moab, in Giordania.
Sono gli ultimi «testimoni» viventi della Passione di Cristo, di quella notte di preghiera, dell'agonia, dell'arresto? O furono messi a dimora negli anni o nei secoli successivi?
GLI ULIVI DEL GETSEMANI
Di Simone Esposito
Là, sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme, sono rimasti in otto. Antichissimi, forse millenari. Per la tradizione e la devozione cristiana sono gli ultimi «testimoni» viventi della Passione di Cristo, di quella notte di preghiera, dell'agonia, dell'arresto.
Gli otto ulivi del Getsemani, nel giardino che affianca la grotta omonima e la basilica dell'Agonia, potrebbero davvero essere le stesse piante presenti nell'Orto duemila anni fa.
NAZARETH: BASILICA DELL'ANNUNCIAZIONE: ARCHEOLOGIA.
Scavando l'aerea a Nazaret, e precisamente nella zona archeologica dove, secondo la tradizione, era ubicata la casa di Maria, gli archeologi francescani non solo portarono alla luce i differenti monumenti che erano stati costruiti in questi secoli, ma ebbero anche il privilegio di verificare attentamente la venerazione ininterrotta che i cristiani nutrivano gelosamente, lungo i secoli, attorno ai luoghi santi.
LUOGHI CRISTIANI DI SAMARIA
Il pozzo di Giacobbe, o della Samaritana, secondo la tradizione
Riportiamo, in questa pagina, parte della descrizione delle antichità e della storia cristiana dei villaggi della regione, presa dal libro di Bellarmino Bagatti OFM (Antichi villaggi cristiani di Samaria, Gerusalemme 1979 [nuova edizione inglese 2002]).
CAVI E RESTAURI A CAFARNAO
La casa di Pietro a Cafarnao
di Padre Stanislao Loffreda archeologo francescano
Relazione della missione archeologica dello Studio Biblico Francescano a Cafarnao. Campagne di scavo 2000-2001