La Verità vi farà liberi (vangelo di Giovanni 8,32)
Dio chiama tutti noi a prendere coscienza del suo Progetto d’amore, espresso dal suo Figlio Diletto, incarnato per noi, con queste parole: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”(Gv 14,23). Queste meravigliose parole di Gesù che esprimono, in mirabile sintesi, l’esperienza mistica, sono presenti nell’episodio della Cena di addio, riportato dal Vangelo di Giovanni, e prefigurano quella che sarà la profonda interazione tra Gesù e la sua Sposa: la Chiesa; e tra Lui e ogni credente.
CON LA MISTICA, LA CHIESA RIPRENDE IL SUO STATUS DI “SPOSA IMMACOLATA DEL FIGLIO DI DIO”.
Donato Calabrese
La mistica è qualcosa di molto semplice e nel contempo intima. La mistica è quel sentimento profondo, vivo, amorevole, che ci permette di entrare in piena e amorevole intimità con quel Dio Biblico che si è fatto conoscere attraverso la Sua lunghissima Lettera d’Amore (la Bibbia) per rivelarsi, poi, in pienezza nel Figlio Suo Gesù: il Cristo.
È un Dio i cui attributi essenziali sono la BELLEZZA, la PUREZZA, LA SEMPLICITà, LA COMPASSIONE, L’'AMORE..
In forza della sua esperienza intima di Dio, l’anima mistica cerca di vivere in semplicità, senza alcuna ostentazione di fede, in umiltà, nel nascondimento, nella ricerca continua dell’amore di Dio.
Mentre nel misticismo si cerca di raggiungere Dio attraverso apparizioni, o pseudo apparizioni, nella MISTICA è Dio stesso che raggiunge l'anima e questa si lascia passivamente e attivamente amare da Lui.
Una volta che ha fatto esperienza diretta e personale con Dio, l’anima avverte un profondo pentimento di fronte alla Santità del Creatore, e nel contempo un inaudito desiderio di riamare con tutta sé stessa il Dio amorevole che l’ha creata, redenta con il Suo Figlio Divino, santificato con lo Spirito Santo.
Ogni mistico è cristiano, ma raramente il cristiano è anche mistico. Spesso si tende a confondere la mistica con le apparizioni soprannaturali di Gesù, di Maria Santissima, degli angeli, o dei Santi. Nulla di più inesatto. Nulla di più lontano dalla vita mistica. Chi pensa che la mistica sia appannaggio di pochi privilegiati, non ha colto l’essenza della rivelazione Biblico cristiana, riducendosi a un’idea molto ridimensionata della vita di fede, della vita spirituale, e quindi della vita mistica.
Dio chiama tutti noi a prendere coscienza del suo Progetto d’amore, espresso dal suo Figlio Diletto, incarnato per noi, con queste parole: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”(Gv 14,23). Queste meravigliose parole di Gesù che esprimono, in mirabile sintesi, l’esperienza mistica, sono presenti nell’episodio della Cena di addio, riportato dal Vangelo di Giovanni, e prefigurano quella che sarà la profonda interazione tra Gesù e la sua Sposa: la Chiesa; e tra Lui e ogni credente. Un’intimità amorevole, che riscalda il cuore. Un calore intenso e coinvolgente che proviene dalla comunione e dalla familiarità profonda, amorevolissima, con la Trinità Beata.
Rileggiamo ancora queste parole di Gesù: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. Chi ama Gesù, è chiamato ad osservare la sua Parola di vita custodita nei Vangeli. Vale a dire metterla in pratica, lasciandola incarnare nella propria esistenza, vivendo non solo la Regola d'oro di evangelica memoria: “Fare agli altri ciò che vuoi sia fatto a te stesso”, ma il Divino comandamento dell’amore vicendevole, fondato sul Nuovo comandamento di Gesù: l’invito ad amarci, a volerci bene tutti, GRATUITAMENTE, nello stesso modo con cui Egli stesso, Gesù, ha voluto bene a noi, provando tale amore per tutta la sua vita, ma soprattutto con il suo Calvario, la passione e morte sulla croce, e con la stessa risurrezione.
Se noi amiamo con i suoi stessi sentimenti, Gesù verrà ad abitare, insieme col Padre, dentro di noi. È lo stesso Dio, uno e trino, Padre, Figlio e Spirito Santo che si degna di abitare e vivificare l’anima di chi vuol osservare la Parola di Vita di Gesù ed entrare in comunione d’amore con Lui, che è il Figlio di Dio. Ecco la felicità piena di ogni creatura ricolma d’amore Divino.
Una volta compreso quale sia la dimensione di questo amore, allora potremmo credere di essere entrati nell'esperienza mistica. E tutto sarà meravigliosamente diverso, sentendoci avvolti in un dolcissimo vortice d'amore Trinitario.
E allora, tutto ci sembrerà superfluo, di fronte all’Amore di Dio, interamente versato in noi per mezzo di Cristo e dello Spirito.
Amen! Maranatha! Vieni Signore Vieni!

