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Questo sito web è curato da Donato Calabrese, storico di Padre Pio da Pietrelcina 




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Noi sappiamo che “il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna” (1Gv. 5,19-20) 

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Il Vangelo della Domenica


VANGELO DI DOMENICA 7 SETTEMBRE 2025

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO  

(Vangelo di Luca 14,25-33) 



   “Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo”.                      



Vangelo della Domenica




La Sindone, insigne reliquia della Risurrezione di Gesù 

La Sindone di Torino è ancora sotto attaco. Da dove può venire questo periodico ostracismo verso questa reliquia? Di fronte a questa domanda, io non rispondo, ma argomento qui. Se leggete attentamente, troverete tutte le prove che attestano quello che noi cristiani abbiamo sempre creduto.


   Cosa c’entra il tessuto Sindonico con la persona di Gesù? 

   Questa è la domanda che molti possono farsi e che a tutt’oggi rappresenta l’interrogativo di fondo degli Studiosi che si avvicinano alla Sindone. La prima domanda che dobbiamo porci è se questo telo risale al tempo di Gesù. La seconda è conseguente: se le impronte presenti sul telo sono proprio quelle della Sindone che avvolse il corpo di Gesù dopo la sua morte in croce. La terza, invece, è relativa alla domanda sulla formazione delle impronte. Come si è formata l’immagine Sindonica. Ed è appunto la terza che potrebbe interessare particolarmente il nostro discorso sulla risurrezione di Gesù. 

   Intanto partiamo da una breve descrizione del lenzuolo: Si tratta di un tessuto lino tessuto a spina di pesce, lungo 442 centimetri e largo 113 centimetri. Un primo particolare attira la nostra attenzione: la tessitura a spina di pesce. Si tratta di un tipo di tessitura che rende verosimile l'origine del tessuto nell'area siro-palestinese(http://www.shroud.it/STUDI.HTM). 

    La palinologia, ovvero lo studio dei pollini, ha recato un altro considerevole contributo allo studio della Sindone. Infatti, già nel 1973 la ricerca di Max Frei, esperto in indagini criminali attraverso la rilevazione di microtracce, aveva confermato la presenza, sul lenzuolo della Sindone, di pollini presenti solo in un'area mediorientale. Delle 58 specie identificate da Frei solo 17 crescono in Europa. Altri indizi: presenza di aloe e mirra; la presenza di un tipo di carbonato di calcio (aragonite) simile a quello ritrovato nelle grotte di Gerusalemme; tracce sugli occhi di monete coniate il 29 d.C. sotto Ponzio Pilato; una cucitura laterale identica a quelle esistenti su stoffe ebraiche del primo secolo rinvenute a Masada, un’altura vicina al Mar Morto(http://www.shroud.it/STUDI.HTM). 

  Anche il prof. Avinoam Danin, botanico della Hebrew University di Gerusalemme, si è pronunciato sui pollini presenti sulla Sindone. In Zygophyllum dumosum Boissparticolare vi sono alcune specie di piante che crescono insieme solo nella zona di Gerusalemme, tra cui il Cistus Creticus, la Gundelia tournefortii (a sinistra) e lo Zygophyllum dumosum Boiss (di lato)(http://www.sindone.org/it/ostens/sindstam/congr6gi.htm). Così il 16 giugno 1999 il quotidiano IL MESSAGGERO, pubblicò la notizia: "Tracce di polline di piante tipiche di Gerusalemme e del vicino deserto di Giudea sono state rinvenute nella Sindone in un nuova ricerca condotta da due scienziati israeliani che conferma indicazioni precedenti. Lo studio è stato condotto dai professori Avinoam Danin e Uri Baruch dell'Università di Gerusalemme"(Il Messaggero, 16 giugno 1999, Esteri). 


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Telebene, la Televisione Spirituale Cristiana

Telebene, la Televisione Spirituale Cristiana, presenta Vivere la Speranza 2 settembre 2025. Padre Pio e il Mistero di Piana Romana a Pietrelcina

 Cari amici benvenuti a questo nuovo ciclo di trasmissioni VIVERE LA SPERANZA, realizzate da TELEBENE, la Televisione Spirituale Cristiana. Tutto ciò che facciamo, è con purissimo spirito di gratuità, secondo le parole di Gesù: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Quindi, noi di TELEBENE operiamo con spirito di puro volontariato e di gratuità evangelica, portando avanti un impegno teso all’annuncio cristiano, e senza alcun aiuto economico. Solo con le nostre forze e con l’aiuto dal cielo dei nostri protettori: Padre Pio da Pietrelcina e don Giacomo Alberione.

   Nella prima parte dell’appuntamento odierno, parleremo di Padre Pio e del Mistero di Piana Romana, a Pietrelcina (Benevento), aiutandovi a conoscere meglio l’Oasi di Spiritualità di Piana Romana, e permettendovi di conoscere il mistero nascosto in questo incantevole Luogo dell’Infinito dove un Evento importantissimo del Cielo si manifestò il 7 settembre 1910. E noi non possiamo non parlarne, anche perché tra pochi giorni cade l’anniversario di tale Evento. Gesù e Maria Santissima apparvero a Padre Pio, donandogli le sacre stigmate. 

   A Piana Romana di Pietrelcina, c’è lo spazio sacro, raccolto attorno ad un vecchio olmo, dove è nata ed è fiorita quella mistica della Croce di cui Padre Pio è il culmine e il vertice, lasciandosi dolcemente immergere in quel vortice d’amore Trinitario che ha fatto di Lui una delle più straordinarie anime mistiche della Cristianità e del mondo intero.  

   Donato Calabrese, storico di Padre Pio, nonché Guida turistica Spirituale della Regione Campania, iscritto nell’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche del Ministero del Turismo, ci accompagna nella conoscenza di questo mistero di amore, di pace, e di spiritualità che avvolge questo incantevole Luogo dell’Infinito.

   Dopo il video, segue lo spazio dedicato al Vangelo di domenica 7 settembre 2025, XXIII Domenica del tempo ordinario, comprendente, naturalmente, anche le relative riflessioni di approfondimento. Quindi ci sarà spazio per un video che abbiamo realizzato alcuni giorni fa nell’incantevole Valfortore, in provincia di Benevento, e dedicato a un pellegrinaggio a piedi: LA VIA DEI CONVENTI di Padre Pio. “Sulle orme del mirabile itinerario, mistico-spirituale di Padre Pio”, l’Associazione “La Via dei Conventi” ha organizzato, in quest’ultima settimana di agosto 2025, il Cammino a piedi attraverso i luoghi spirituali frequentati e vissuti, dal Santo di Pietrelcina, negli anni di preparazione alla vita religiosa cappuccina e, soprattutto, al sacerdozio. Sensibili a questa forma autentica e genuina di pellegrinaggio, noi di TELEBENE, la Televisione Spirituale Cristiana, non abbiamo voluto mancare all’appuntamento con questa iniziativa nata a Pietrelcina, la città natale di Padre Pio.


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Gesù nell'archeologia

Betania al di là del Giordano

Riportiamo dal Sito TERRASANTA.NET questo interessantissimo articolo relativo alla disputa sul luogo del Battesimo di Gesù: “Quale è il vero sito del Battesimo di Gesù? Quello a ovest (al-Maghtes), oppure quello est del Giordano (Wadi Kharrar)?”

Pietro Kaswalder ofm

   Molti pellegrini si domandano quale valore abbia il sito del Battesimo benedetto da Papa Ratzinger nel suo recente pellegrinaggio in Terra Santa. Il sito era stato preparato in vista del Grande pellegrinaggio del 2000 fatto da papa Giovanni Paolo II. Ora lo scavo dei resti antichi e la ricostruzione delle chiese moderne sono quasi ultimati. Si tratta del luogo del battesimo nel Wadi Kharrar, a circa 7 chilometri dal Mar Morto, che si raggiunge dalla strada di Livias (Tell er-Rame) e Shunah (sud) nelle Steppe di Moab, in Giordania.  

   La Custodia di Terra Santa non ha luoghi santi nel Wadi Kharrar, ma propone invece il sito chiamato al-Maghtes, sulla sponda ovest del Giordano, esattamente di fronte al luogo santo del Wadi Kharrar. Ogni ultimo giovedi del mese di ottobre si celebra la pellegrinazione liturgica per commemorare il battesimo di Gesù. Ci si domanda perciò: quale è il vero sito del Battesimo di Gesù? Quello a ovest (al-Maghtes), oppure quello est del Giordano (Wadi Kharrar)? Premesso che per alcuni secoli il Wadi Kharrar non fu agibile, perché le antichità erano andate perdute. E premesso pure che per molto tempo il pellegrinaggio al Giordano si faceva partendo da Gerico, ne deriva che l'identificazione del sito del battesimo di Gesù si era fissata sulla sponda occidentale del Giordano. Aggiungiamo ancora che il monastero del Prodromo (Qasr al-Yahud) in vita fino al 1550, e restaurato dal patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme nel 1882, era rimasto l'unica struttura antica nei pressi del Giordano. Le rovine del Prodromo, distrutto dal terremoto del 1927, hanno dimensioni enormi. Per tanto tempo, a partire dal XVI secolo, il Prodromo, cioè San Giovanni Battista, era indicato come il vero Luogo del battesimo di Gesù.

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La Verità vi farà liberi

Non sono le masse oceaniche a fare la Storia

   Questi giovani hanno dato il meglio di se stessi, mostrando la loro vitalità, coesione, unione, azione gioiosa, ma anche preghiera. Ma hanno dato il peggio quando è stato chiesto ad alcuni di loro di parlare. E lì è fluita tutta una mancanza di formazione, di catechesi, di profezia, di spiritualità, di una presa di coscienza, matura e consapevole....

 


RIFLESSIONI ESTEMPORANEE SUL GIUBILEO DEI GIOVANI.

     

Donato Calabrese

 

Sabato sera mi è piaciuto. Quel clima di preghiera, con Papa Leone davanti a Gesù Eucaristico, ha risvegliato in me ricordi dolcissimi di una Chiesa radicata sul suo Divino Fondatore, senza il quale la Storia non è storia, la politica non è politica, l'uomo non è uomo, e perfino la Chiesa non è Chiesa). 

   Vedere un milione di giovani in silenzio, partecipare alla toccante liturgia, mi ha commosso. Allo stesso modo il Papa: davanti all'Ostia contenente il Redentore (Perché Gesù è presente, vivo e vero: ci siamo?!). 

   Le sorprese sono iniziate dopo, con il cardinale Fisìchella che gongolava per il milione di giovani presente. Ho volutamente postare una precisazione, su Facebook, dicendo che le adunanze oceaniche non fanno la storia! E i fatti lo dimostrano. "Sono i piccoli gruppi, i piccoli movimenti, che fanno la storia, come diceva Jacques Maritain, il filosofo amico di Papa Paolo VI. Altro che chiacchiere. 

   Poi ho sentito, in studio (Ahi! ahi! il pressapochismo dei presentatori in studio è qualcosa di scandaloso, specialmente se è interpellato Ferruccio De Bortoli, illustre giornalista e saggista, già direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore). De Bortoli ha risposto alle domande, ma è come se non avesse risposto. Ricordo solo che sono rimasto deluso. Molto probabilmente, le domande andavano inoltrate a un testimone cristiano, o a un personaggio di fede provata. A me, De Bortoli non mi è sembrato tale. Lo stesso dicasi delle domande scontate dei giornalisti di mamma Rai, ai quali, delusione delle delusioni, hanno risposto alcuni dei giovani presenti. Ma che risposte, hanno dato alle domande? Vi consiglio di rivedere la serata di sabato su RAI PLAY, ammesso che l'abbiano in lista, perché né i giornalisti della RAI, né gli ospiti in studio o intervistati a Tor Vergata - tra i quali il detto cardinale Fisichella - hanno dimostrato di essere lì perché convocati da quella Chiesa Cattolica , fondata, governata, pasta o pasciuta, dal Figlio di Dio, lì presente, in un pezzo di pane custodito nell'ostensorio, e onorato - finalmente lo posso dire - dal Suo Vicario in Terra. 

   Questi giovani hanno dato il meglio di se stessi, mostrando la loro vitalità, coesione, unione, azione gioiosa, ma anche preghiera. Ma hanno dato il peggio quando è stato chiesto ad alcuni di loro di parlare. E lì è fluita tutta una mancanza di formazione, di catechesi, di profezia, di spiritualità, di una presa di coscienza, matura e consapevole, della meravigliosa realtà di una Fede che è APPOGGIATA sull'unica ROCCIA: CRISTO GESÙ, IL FIGLIO DI DIO BENEDETTO, che sta sempre in mezzo alla sua Chiesa, come aveva detto agli apostoli, prima di congedarsi da loro, sul monte degli ulivi. 

   Addirittura, un giovane ha risposto che gli sarebbe piaciuto chiedere al Papa cosa possono fare per un mondo meno belligerante, e più unito, per la pace, per costruire un futuro di bene per l'umanità. Purtroppo, quel giovane, la risposta poteva averla nel suo cuore. Ma la mancanza di risposta denota una mancanza di fede, o forse una deficienza di catechesi (Cosa fanno le Chiese locali, a tal proposito? Esiste ancora la catechesi? O si fa solo per la preparazione alla prima comunione e alla cresima?). 

   Ringrazio il Signore per aver avuto un passato nell'Azione Cattolica, e soprattutto, per aver operato, per 40 anni, in un movimento d'avanguardia della pastorale del malato e del disabile.    Ma lo ringrazio ancora di più per avermi mosso con attenzione e passione verso l'uso della radio, del web, del teatro, e della televisione. 

   Sì, la mancanza di catechesi resta una grande lacuna della Comunità cristiana. Ecco perché io sono convinto pienamente delle sagge parole del Santo Papa Pio X (Cardinale Sarto), quando disse, pressappoco così: "Non bisogna uscire fuori dalla Chiesa per evangelizzare, i nemici della Chiesa stanno all'interno di essa, e sono identificabili nell'ignoranza del popolo cristiano". 

    Quindi, concludo: l'evento Giubileo giovanile è stato un grande spettacolo di fede, come l'ha valutato la stragrande maggioranza della stampa laica e cattolica. 

    E fermiamoci qui! Per il resto: tappiamoci il naso e le orecchie.


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Telebene, la televisione spirituale cristiana, presenta: Padre Pio da Pietrelcina e la Mistica della Tenerezza. Siamo giunti all’ultima tappa del nostro ciclo di riflessione sulla Mistica Sponsale: Cristo Sposo della Chiesa. Siamo coscienti di chiudere in bellezza, perché parleremo di Padre Pio da Pietrelcina e della mistica della tenerezza. L’amore per Dio e l’identificazione con Gesù crocifisso, ha fatto della totale immolazione di Padre Pio, una risposta oblativa a quel Gesù che un giorno gli ha detto: “Figlio mio, l’amore si conosce nel dolore, lo sentirai acuto nello spirito, e più acuto lo sentirai nel corpo” . Quindi, nella partecipazione emotiva, spirituale, sofferta, amorevole, della Passione di Cristo, Padre Pio vive profondamente sia la Mistica della Croce, sia quella del Culto al Cuore di Cristo, sia la mistica sponsale dell’unione con Dio e con il Figlio suo incarnato, che permea ogni moto della creatura verso il Creatore; sia la mistica Sacramentale o Eucaristica. Una sola mistica espressa in varie mistiche diverse, nelle quali appare evidente la risposta di Padre Pio, presente nell’idea fondamentale della sua spiritualità oblativa ben espressa da questo pensiero inaudito, perché rende amorevole la sofferenza: E poiché il Figlio di Dio ha sofferto per puro amore la sua inaudita Passione, la croce abbracciata per lui “diviene amabile quanto l’amore” . Il 10 agosto 1910, alla presenza della mamma e di don Salvatore Pannullo arciprete di Pietrelcina, nella cattedrale di Benevento, fra Pio è ordinato sacerdote da mons. Paolo Schinosi, arcivescovo titolare di Marcianopoli. D’ora in poi sarà conosciuto con l’appellativo di Padre Pio da Pietrelcina. Quattro giorni dopo, la domenica del 14 agosto 1910, celebra la sua prima messa nell’attuale Chiesa parrocchiale di Pietrelcina.



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"Gesù disse: 'Ti amo per come sei. E ti amo troppo per lasciarti come sei'". 

                                             (Chris Lyons)



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